La Cassazione civile ha stabilito che non va corrisposto l’assegno di mantenimento al figlio adulto che non accetta un lavoro in quanto non pienamente rispondente alle sue aspettative ed aspirazioni. Un giovane seppur dotato di titolo valido di studio deve quindi accontentarsi di ciò che il mercato offre.
I giudici della Suprema Corte, nello specifico, con la sentenza 7970/13, hanno stabilito che: “In tema di assegno di mantenimento è valida la revoca per il figlio ormai adulto che rifiuta il lavoro anche se non pienamente rispondente alle sue aspirazioni e agli studi fatti. Infatti ai fini dell’esonero dell’assegno per il figlio maggiorenne, è necessario che il mancato svolgimento di attività lavorativa dipenda da inerzia o da rifiuto ingiustificato.”