L’occupazione abusiva di case non sarà più reato

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In base alla legge delega 67 del 28 aprile scorso., l’occupazione abusiva di case non sarà più reato. La norma, approvata nella passata primavera sia alla Camera che al Senato e pubblicata già in Gazzetta ufficiale, riferisce di questa possibilità proprio al primo comma, dove sono elencati i reati da depenalizzare. “Si tratta della norma attraverso la quale una società come Aler, la partecipata di Regione Lombardia che gestisce un patrimonio immenso di case popolari, può effettuare gli sgomberi in caso di occupazioni abusive“, ha riferito il consigliere del Comune di Milano, Marco Osnato (Fratelli d’Italia), che lavora proprio all’Aler, in riferimento al comma incriminato della legge 633 del codice penale oggetto di modifica.

Armando Vagliati (Fi) – “Il governo vuole depenalizzare l’occupazione abusiva. Contro chi occupa si potranno fare solo cause civili, della durata media di 10 o persino 15 anni“. Di fatto, la nuova articolazione della legge, impedirebbe lo sgombero coatto da parte delle forze dell’ordine, di fronte ai richiedenti, che di contro avranno solo la possibilità di denunciare chi occupa abusivamente una casa e/o uno spazio pubblico/privato, sia esso un giardino, un negozio o altro locale. A questo punto, i richiedenti dovranno confrontarsi con i tempi diluiti della giustizia.

Non è una svista – Il fatto che la modifica sia stata approvata da entrambe le Camere non è quindi una svista. Il segretario generale della Confederazione dei Giudici di Pace, Franco Pinardi, da questo punto di vista ne è certo: “La legge delega 67 è stata approvata sia dalla Camera sia dal Senato, non posso credere che non ne siano consapevoli. La proposta di depenalizzare l’invasione di terreni ed edifici, di fatto, nasconde una precisa volontà politica di legittimare questa invasione“. questa la sua dichiarazione.

Articoli 631, 632  e 633 – “Si eliminano – in riferimento sempre alla legge 633 – le conseguenze penali anche per il 632, che sanziona la deviazione delle acque, per cui chiunque potrà deviare canali o torrenti, senza poter essere perseguito in sede penale. Oppure il 631, che è l’articolo sulla variazione dei confini di un terreno“. Detto questo, Pinardi conclude che “Ci sono due anni per approvare i decreti attuativi”, nel caso di un’ulteriore presentazione di modifica“.

Bisogna evitare che vengano approvati i decreti attuativi“, ha detto Vagliati. “Ho chiesto alla parlamentare Giorgia Meloni di fare un’interrogazione parlamentare su questo tema“, ha detto invece Osnato. “Non vorrei che la depenalizzazione del articolo 633 portasse all’impossibilità per le forze dell’ordine di attivarsi in flagranza di reato”.