Ladri di biciclette

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CASSAZIONE CORTILE CONDOMINIALE E LADRI DI BICICLETTE

Molte volte Vi sarà capitato di essere stati vittime o aver saputo del furto di una bicicletta nel cortile del proprio condominio, ora la Suprema Corte di Cassazione con sentenza del 02.06.18 n.27143, ha stabilito che tale reato è assimilabile al furto perpetrato in casa.  Il fatto giudicato è relativo ad un tentativo di furto in un cortile condominiale, sventato dal portiere.

La Corte di merito aveva confermato la sentenza del Tribunale che aveva ritenuto colpevole l’imputato per il reato «di furto in abitazione e furto con strappo» (articolo 624 bis del Codice penale) il ricorso per Cassazione ha impugnato tale qualificazione motivando che il fatto doveva essere valutato come «furto non consumato in abitazione o nelle sue appartenenze» o nel reato di «furto d’uso» fattispecie sanzionate da pene edittali minori.

La Cassazione ha confermato l’impossibilità del «furto d’uso» (incredibile infatti che furto fosse in relazione alla volontà di fare un giro in cortile) né come «furto non consumato in abitazione» in quanto per la costante giurisprudenza: «il cortile interno di una abitazione viene individuato come una pertinenza della medesima così da doversi configurare in caso di sottrazione di beni da tale spazio, il delitto previsto dall’articolo 624-bis codice penale».