La Regina Elisabetta ieri ha ratificato la modifica della legge sulle unioni civili, nella parte del testo in cui alla locuzione “unioni civili” viene sostituita la dizione “matrimonio omosessuale”. Nel silenzio tipicamente inglese il Parlamento ha approvato il matrimonio omosessuale. Perché nessuno protesta? Perché la figura giuridica “unione civile” conteneva già il principio della possibilità di “matrimonio” civile anche tra persone dello stesso sesso, non essendo specificata, come invece è nella nostra costituzione, la necessità di essere eterosessuali. Una lezione per noi: prima si introducono le unioni civili, poi dopo qualche anno le si chiama matrimonio e tutti lo trovano normale.