Aggravante della destrezza nel delitto di furto

  • penale

Raccolta di pronunce giurisprudenziali:

Non sussiste l’aggravante della destrezza nel caso di furto di materiale informatico detenuto da un operatore di società incaricata del servizio di fonoregistrazione all’interno di un’aula di tribunale ed eseguito in un momento in cui il detentore del bene è assente e l’aula non è sottoposta al controllo di terzi, in quanto tale condotta è caratterizzata non dalla particolare abilità dell’agente nell’eludere la vigilanza sulla cosa, ma dalla semplice temerarietà di cogliere un’opportunità favorevole in assenza di controlli.
Corte di cassazione, Sez. V, sentenza 17 marzo 2014 n. 12473

In tema di furto, ai fini della configurabilità dell’aggravante della destrezza è sufficiente che si approfitti di uno stato di tempo e di luogo tali da attenuare la normale attenzione della parte lesa nel mantenere il controllo ovvero la vigilanza sulla cosa, rientrando nel concetto di destrezza qualsiasi modalità della azione furtiva idonea a non destare la suddetta attenzione.
Corte di cassazione, Sez. V, sentenza 10 gennaio 2014 n. 640

In tema di furto, sono pienamente compatibili le circostanze aggravanti del mezzo fraudolento e della destrezza che, pur descrivendo modelli di agente prossimi ma non pienamente sovrapponibili, si caratterizzano, rispettivamente, la prima per la particolare scaltrezza idonea ad eludere la vigilanza del soggetto passivo e la seconda per la spiccata rapidità di azione nell’impossessamento della cosa mobile altrui.
Corte di cassazione, Sez. IV, sentenza 17 maggio 2013 n. 21299

In tema di furto, sussiste l’aggravante della destrezza quando l’agente approfitti di una condizione contingentemente favorevole o di una frazione di tempo in cui la parte offesa ha momentaneamente sospesa la vigilanza sul bene perché impegnata, nello stesso luogo di detenzione della cosa o in luogo immediatamente prossimo, a curare attività di vita o di lavoro
Corte di cassazione, Sez. VI, sentenza 12 giugno 2012 n. 23108

Non sussiste l’aggravante della destrezza nel caso di tentato furto di alcuni DVD all’interno di un supermercato, in quanto in tal caso la condotta furtiva si concretizza nel prelievo della merce esposta negli appositi scaffali e nel suo repentino occultamento, così da sottrarla alla sorveglianza mentre, ai fini della configurabilità della predetta aggravante, ancorché non sia necessario l’uso di particolare abilità, la modalità della condotta deve, pur sempre, concretizzarsi in un “quid pluris” rispetto all’ordinaria materialità del fatto-reato, ossia a quanto comunemente necessario per porre in essere la condotta furtiva.
Corte di cassazione, Sez. V, sentenza 7 luglio 2011 n. 26560

In tema di furto, l’aggravante della destrezza è compatibile con quella del mezzo fraudolento, in quanto ciascuna delle due circostanze corrisponde a particolari modalità di condotta criminosa rientranti negli schemi posti dalla legge penale.
Corte di cassazione, Sez. V, sentenza 14 marzo 2011 n. 10144